SILVANO BOLMIDA
Se chiudi gli occhi ti sembra di stare al mare, su una spiaggia di pescatori.
La Voce del Vino Podcast
Wine Land - SILVANO BOLMIDA
D'accordo, è Langa. Ma, tanti anni fa, era mare.
«E ancora oggi, il mio Barolo “Vigna dei Fantini” sprigiona profumi che io chiamo “di spiaggia dei pescatori”», racconta Silvano Bolmida, che spiega: la dorsale che unisce Monforte a Castiglione Falletto è nata da una frana sottomarina.
Si sente, e si vede: il terreno – stratificazioni di tufo e calcare, sotto i primi lembi di sabbia quarzica – è pieno di conchiglie fossili.
Il prestigioso cru della Bussia, sopra Pianpolvere, rappresenta il cuore della produzione di Bolmida: non solo Barolo, ma anche Barbera e Sauvignon, nonché Langhe Nebbiolo, in 4 ettari vitati su terreni scoscesi.
Se ne aggiungono altri 2, più a sud, a San Martino in direzione di Roddino, mentre gli ultimi 2 ettari sono ancora in corso di impianto.
Se alla Bussia gli interfilari sono inerbiti con erba medica per arricchirli e stabilizzarli, nel versante sud-ovest Silvano Bolmida ricorre alla senape, per dissodare le zolle in modo naturale e “nutrirle” di carbonio.
Il tutto, sotto la tutela dell'Unesco: «Il riconoscimento ha premiato i nostri sforzi, incoraggiando i produttori e presentare sempre meglio questo straordinario territorio».
RELATED PODCAST
SILVANO BOLMIDA
La scienza “green” del super-Barolo, tra i filari della Bussia dove c’era il mare.
SILVANO BOLMIDA
«Mia moglie Paola sempre accanto a me. Il futuro? Francesco e Alessandra».
SILVANO BOLMIDA
Sauvignon, Barbera, Nebbiolo. E i grandi Baroli dai vigneti della Bussia.
SILVANO BOLMIDA
«Più facile vendere un bancale negli Usa che una bottiglia qui: non è bello».
SILVANO BOLMIDA
Alghe, olio di arancio, erba medica: così nasce un super-vino “green”.
SILVANO BOLMIDA
Quel “Barolo Svizzero” senza chimica, con estratti vegetali al posto dei solfiti.