CASCINA FONTANA
Export al 95%. Ed etichette sobrie, «perché col vino non si scherza».
La Voce del Vino Podcast
Wine Market - CASCINA FONTANA
Stati Uniti e Asia, poi l'Europa: Danimarca, Olanda, Belgio, Svizzera.
E' quasi interamente estero il mercato di Cascina Fontana, con l'export che assorbe il 95% della produzione, anche se in Italia sta crescendo la presenza dell'azienda grazie a positive collaborazioni con ristoranti ed enoteche, locali sempre più interessati a ricercare prodotti particolari, di alta qualità.
Determinante, comunque, la rete commerciale internazionale, consolidata negli anni, costituita da distributori di fiducia: «Grazie a loro, abbiamo la fortuna di poterci concentrare sul lavoro in vigna e in cantina, lasciando che i nostri vini vengano presentati da operatori che li conoscono bene e li sanno valorizzare appieno», spiega Mario Fontana, che insiste sull'importanza di etichette classiche, estremamente sobrie, prive di nomi di fantasia: «Fare il vino è una cosa seria, e il nome più importante – su un'etichetta – è quello del produttore. Non servono diciture, bollini e certificazioni: la garanzia della qualità assoluta te la deve dare il produttore, e l'insieme delle etichette deve riflettere lo stile del suo vino».
RELATED PODCAST
CASCINA FONTANA
«Bloccato per due giorni nei pub di Dover, col furgone carico di vino».
CASCINA FONTANA
Biologici nello stile: così rinasce il vino “etico”, quello della memoria.
CASCINA FONTANA
Castiglione, La Morra, Monforte: al centro delle terre del Barolo.
CASCINA FONTANA
Una famiglia di tenaci vignaioli, giunta ormai alla sesta generazione.
CASCINA FONTANA
Il Barolo della tradizione, insieme agli altri grandi rossi di Langa.
CASCINA FONTANA
Mario Fontana: pulito e onesto, come il Barolo antico di mio nonno.