RAINERI
Dogliani Cornole, Barolo classico e Monserra, aspettando il Barolo Castelletto.
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Si chiama “Elfobianco” ed è un Cortese fresco e sapido, da vigneti di Costigliole d'Asti: è l'unico bianco, per ora, dell'azienda Raineri, che punta soprattutto sui grandi rossi di Langa, prodotti in modo naturale senza chiarifiche né filtrazioni: è il caso di un importante Dogliani Dogc come il “Cornole”, intenso e vinoso, affinato solo in acciaio e prodotto nell'omonimo cru di Farigliano.
Esclusivamente in inox anche l'affinamento del Langhe Nebbiolo “Snert”, ottenuto dai vigneti di Perno a Monforte d'Alba come la Barbera d'Alba “Sagrin”, affinata per 14 mesi in barriques.
Sempre da Perno provengono i due baroli della cantina Raineri: il classico “Barolo Docg”, balsamico e armonico, svolge la malolattica in rovere francese; finora l'evoluzione è avvenuta per altri 24 mesi in legno piccolo, per lo più di terzo passaggio, ma dall'autunno 2017 questo Barolo stazionerà in botte grande.
Resterà invece in barriques, per metà nuove, il Barolo Docg “Monserra”, il cui nome associa Monforte e Serralunga: la macerazione in acciaio protratta per 21 giorni crea le premesse per un grande Barolo, complesso e profondo, con sentori che spaziano dalla frutta matura fino alle note di tabacco.
Infine, sta maturando nelle botti il terzo Barolo firmato Raineri, da un vigneto nella zona di Castelletto di Monforte: il primo a esordire sul mercato sarà relativo alla vendemmia 2015.
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