Montefiascone

Montefiascone non è una realtà conosciuta solo per l’ottimo vino che produce, l’Est! Est!! Est!!!, ma anche per l’evento che ogni anno viene organizzato per omaggiarlo. A Montefiascone il tempo sembra essersi fermato! Turisti, visitatori e abitanti vengono proiettati in epoca medioevale. Proprio qui, tra musica, mostre, teatro e rievocazioni storiche si tiene una sagra del vino che riunisce i residenti delle zone circostanti.

La magia di Montefiascone

Montefiascone è un comune di poco più di 13mila abitanti che sorge nella provincia di Viterbo, nel Lazio. E’ un grande paese che si divide in diverse frazioni dall’essenza storica, veri e propri simil borghi che raccontano storie che hanno radici e origini antiche. Ed è grazie a questo evento, della durata di una quindicina di giorni, che si possono vivere tantissimi appuntamenti che prevedono anche l’apertura del festival del cinema. Non manca il corteo storico, con oltre 200 figuranti. Il loro compito è di raccontare e far rivivere la leggenda dell’Est! Est!! Est!!!.

La narrazione viene rappresentata su più giornate, per raccontare le tappe specifiche della leggenda. Si racconta il viaggio del vescovo Johannes Defuk in compagnia di Enrico V di Franconia. Nella descrizione dei momenti salienti non può mancare la parentesi del coppiere del vescovo il cui compito era quello di trovare il miglior vino servito nelle locande del territorio. E’ così che si arriva alla scoperta del vino più buono di tutti, segnalato con la scritta Est vicino alla porta di entrata del locale. Ma questo vino era talmente buono che la scritta è poi diventata il suo nome. Un altro appuntamento imperdibile è la messa solenne in san Flaviano con il personaggio di Defuk e altri figuranti. Si arriva poi alla messa in scena della morte del vescovo, causata dal troppo bere.

Vino, musica e degustazione

Nella prima metà di agosto si può riscoprire il piacere di conoscere il territorio e assaggiare le più prestigiose bottiglie conservate nelle antiche cantine. Anche se il vino che si produce oggi ha caratteristiche ben diverse rispetto a quello che viene narrato dalla leggenda. Resta però interessante scoprire le sue radici e conoscerne le origini. Storicamente si presentava come un moscatello dolce e gradevole, mentre oggi si lavora su una miscela di uve che permettono di ottenere un vino secco o leggermente abboccato. Nessuno può dire se la leggenda sia vera e in pochi se lo domandano, perché il risultato finale di quel racconto è un vino pregiato noto per la sua bontà.

E non dimentichiamo i concerti, i balli in piazza, le cene al “cantinone” nel centro storico, per provare le ricette della gastronomia contadina. Per animare la sagra del vino di Montefiascone non mancano le animazioni collaterali che prevedono, per esempio, la gara di pigiatura delle uve. Il vincitore dovrà aver ottenuto più vino attraverso la pestatura con i piedi. E infine non possiamo non citare il “miracolo” che porta la fontana civica di Piazza Vittorio Emanuele a spruzzare vino al posto dell’acqua.

Ogni turista può vivere le rievocazioni in costume, farsi largo tra i mercatini e scoprire la bellezza di un territorio che va ben oltre al suo vino DOC.