Il Bourbon è un particolare tipo di whiskey il cui nome deriva da una contea dello Stato americano del Kentucky, patria anche del famoso whiskey Jack Daniel’s. Il nome Bourbon è stato riconosciuto ufficialmente dal Congresso degli Stati Uniti d’America a partire dal 1964 e per poterlo usare bisogna rispettare un preciso disciplinare che detta regole su ingredienti e loro lavorazione.
Il disciplinare del Bourbon
Il Bourbon per essere definito tale e riportare questo nome in etichetta, deve essere stato interamente prodotto negli Stati Uniti. Nel suo composto iniziale deve essere presente almeno il 51% di mais e alla distillazione l’alcol non deve superare una percentuale dell’80%. Alla miscela con queste caratteristiche deve essere aggiunta esclusivamente acqua, non va usato nessun additivo. Dopo la messa in affinamento il volume alcolico non dovrà essere superiore al 62% e l’affinamento dovrà avvenire esclusivamente in botti di rovere, con precise caratteristiche.
La lavorazione del Bourbon ha inizio da una miscela di cerali, detta “mash”, che per legge contiene mais almeno per il 51%, spesso poi contiene orzo, malto, segale e a volte anche del frumento. Dal mash si estrae lo zucchero attraverso un procedimento per immersione in acqua e si procede poi con la fermentazione e l’aggiunta di appositi lieviti.
Il composto così ottenuto va distillato con l’uso di un alambicco continuo a colonna, il risultato è un whisky grezzo, sostanzialmente incolore con un 80% di alcol, che viene allungato con acqua per raggiungere un grado alcolico pari al 62%. A questo punto è pronto per invecchiare in botti che gli conferiranno le sue tipiche caratteristiche organolettiche e il suo colore scuro e ambrato.
Come gustare al meglio il Bourbon
Esistono diversi tipi di Bourbon, la gran parte come detto sono a base di mais, orzo e segale, ma possono avere cereali in percentuali diverse e avere anche diversi periodi di invecchiamento, diverse colorazioni e intensità. I Bourbon più scuri, in genere sono più invecchiati e un po’ più dolci e sono i migliori per approcciarsi per la prima volta a questo whiskey.
Per gustare il Bourbon bisogna servirlo ad un temperatura tra i 15 e i 20 gradi, in un bicchiere adatto ai liquori, nulla di speciale, ma che abbia una forma che aiuti ad apprezzare al meglio il suo profumo e il suo sapore. Bicchieri svasati si rivelano adatti, oltre che facilitare l’eventuale aggiunta di ghiaccio.
Idealmente il bicchiere scelto per gustare un buon bourbon dovrebbe essere riempito per un quarto, il whiskey va fatto riposare per un po’ di secondi, ne va apprezzato il profumo e va poi sorseggiato lentamente, lasciato rotolare sulla lingua e in fine ingoiato. Respirare profondamente con il naso, dopo ogni sorso aiuta a sentire appieno il sapore e l’aroma del bourbon.
Oltre a poterlo gustare liscio o come detto con eventuale aggiunta di ghiaccio, va anche ricordato che spesso il bourbon è uno dei principali ingredienti di vari cocktail, tra i quali uno dei più conosciuti e apprezzati è senza dubbio il Manhattan, nato a New York e amato in particolare come aperitivo.