Nel panorama vitivinicolo della nostra penisola, la Sicilia è senza ombra di dubbio una delle maggiori produttrici di vino a Denominazione d’Origine Protetta. Si stima infatti che, dopo il Veneto e il Piemonte, la Sicilia produca all’incirca 2,3 milioni di ettolitri di vini DOP, tra cui spiccano i famosi vini dell’Etna.
Un breve accenno alla storia
La storia dei vini dell’Etna e delle terre catanesi racconta di una delle tradizioni vitivinicole più antiche e affascinanti di tutta la regione. Si narra infatti che la tradizione vitivinicola della provincia abbia una storia più che millenaria risalente al lontano 729 a.C., anno in cui i Greci colonizzarono la Sicilia orientale.
Nonostante la decadenza della viticoltura in epoca medioevale, protrattasi sino al XIII secolo, fu solo a partire dal 1800 che la produzione vitivinicola dell’Etna ricrebbe grazie al ruolo svolto dalle famiglie nobiliari che impiantando nuovi vigneti, giunsero sino alle pendici del vulcano, tanto da rendere Catania la provincia più vitata dell’isola!
A seguito però delle costanti eruzioni dell’Etna che hanno modificato il territorio della provincia e agli avvenimenti significativi del XX secolo, a causa dei quali vennero distrutti la maggior parte dei vigneti in Italia ed Europa, la produzione vitivinicola dell’Etna tornò fiorente solo nella seconda metà del secolo, fino a diventare, oggi, una vera e propria eccellenza italiana nel mondo.
Il territorio etneo: caratteristiche e peculiarità
Il segreto della forte identità caratteristica dei vini dell’Etna è racchiuso nel suolo vulcanico tipico di queste zone. Il territorio etneo vanta infatti una grande variabilità dovuta non solo ai diversi livelli di altimetria (il vulcano si innalza per ben 3300 metri sul livello del mare), ma anche a fattori quali piovosità, ventilazione ed escursione termica a cui ogni versante è esposto.
È per questo che l’uva coltivata nelle ampie distese etnee è capace di sprigionare, all’olfatto e al palato, profumi e sapori unici che possono differire in base alla specifica composizione del terreno vulcanico, estremamente sabbioso e ricco di minerali. La combinazione tra microclima e composizione organica del suolo, diversa da versante a versante, contribuisce a rendere unico ogni acino d’uva.
Per via della particolare conformazione geofisica, non è un caso che la viticoltura in questi territori venga definita “eroica”: la pendenza delle terrazzate in pietra lavica impedisce ai viticoltori di utilizzare ausili meccanici nella preparazione e coltivazione delle viti che avviene perlopiù tramite impianto ad alberello. Tale tecnica di viticoltura, particolarissima, è infatti caratteristica della zona dacché la vite, crescendo in altezza, spinge le proprie radici sempre più in profondità nel terreno vulcanico.
Vini dell’Etna a Denominazione d’Origine Protetta: quali sono
Il disciplinare di produzione dell’Etna DOP comprende le tipologie di vino Rosso, Bianco, Rosato, Spumante e Spumante Rosé prodotte nei territori compresi nei venti comuni della provincia di Catania.
Ad offrire ulteriore garanzia di tutela a questa varietà è il Consorzio Vini Etna DOC (Denominazione d’Origine Controllata) che, istituito nel 1994, sostiene e incentiva il lavoro svolto dai viticoltori in oltre 140 contrade della zona che si estendono, da Nord a Sud, sui rispettivi versanti del vulcano attivo più altro d’Europa. Riconosciuta nel 1968, l’Etna, oltre a essere la prima DOC siciliana, è anche una delle più antiche d’Italia!
Etna Rosso
Quella dell’Etna Rosso è la tipologia che, più di tutte, rappresenta i cosiddetti “vini d’a Muntagna”.
Già, non dovrete stupirvi se, immersi nei panorami suggestivi delle contrade catanesi, sentirete chiamarli così! “A Muntagna” è infatti l’appellativo dialettale con cui i siciliani identificano da sempre l’Etna (qualora voleste vivere il fascino e la meraviglia suggestiva delle vigne etnee d’alta quota, vi consigliamo una degustazione di vini tipici siciliani presso la Tenuta Gambino situata a Linguaglossa, sul versante orientale del vulcano. Un’esperienza che è obbligatorio fare per conoscere più da vicino l’unicità di questi vini!).
Oltre all’intenso colore rosso rubino, a caratterizzare questo vino dall’intenso profumo fruttato, sono i sentori floreali di viola e geranio, unite alle note speziate tipiche della varietà.
Al palato, l’Etna Rosso è caldo e avvolgente, dai tannini morbidi e vellutati. I vitigni da cui le sue uve provengono sono il Nerello Mascalese (o Negrello), una delle principali varietà autoctone della zona coltivata da tempo immemorabile, e il Nerello Cappuccio.
È possibile trovare l’Etna Rosso anche in versione Riserva. Caldo e avvolgente, al palato, è un vino robusto con riflessi color granato dovuti al processo di invecchiamento.
Etna Bianco
L’Etna Bianco nasce invece da uve provenienti dai vitigni Carricante e Catarratto, utilizzate da sole o con l’aggiunta di altre uve bianche provenienti da altri vitigni autoctoni della zona. Dagli intensi riflessi dorati e il colore giallo paglierino, questo vino sprigiona all’olfatto intensi profumi agrumati. Al palato, si presenta come un vino fresco e armonico con note finali di pompelmo.
La variante Superiore dell’Etna Bianco viene prodotta nei territori compresi nel comune di Milo (CT). Per ottenere la menzione di Superiore, infatti, un requisito essenziale è che le uve impiegate nella produzione di questo vino (per almeno l’80% Carricante) provengano esclusivamente dai territori di Milo. Dall’odore caratteristico, all’olfatto è un vino delicato mentre al gusto si presenta più morbido rispetto alla sua variante tradizionale.
Etna Rosato
Si tratta di una varietà di Etna ottenuta anch’essa da uve provenienti da vitigni come il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio sebbene in percentuali diverse ovviamente rispetto all’Etna Rosso. Dal profumo intenso ed estremamente caratteristico, al palato si presenta come un vino leggero e dal gusto fresco, armonico ed equilibrato.
Etna Spumante
È uno vino spumante che si ottiene attraverso il processo di vinificazione in bianco delle uve rosse come il Nerello Mascalese da sole, o accompagnate da uve non aromatiche provenienti da vitigni della zona circostante.
Dal colore giallo paglierino più o meno intenso e i riflessi verdognoli, la varietà Spumante dell’Etna si presenta con un profumo fruttato che richiama fiori di zagara e mela, mentre al palato è armonico e di buona persistenza.
Etna Spumante Rosé
Con il suo colore rosato e il perlage fine, è uno spumante in versione rosé che presenta riflessi color rubino tendenti all’arancio come conseguenza del suo processo di invecchiamento.
Il processo di vinificazione previsto per questa tipologia di spumante è lo stesso di quello in bianco, con un’unica particolarità: la fermentazione naturale avviene in bottiglia per almeno 18 mesi. Dalla spuma fine e persistente, al gusto, è fresco e gradevole.
Dopo questa breve panoramica sulle origini e le peculiarità caratteristiche dei vini dell’Etna DOC, non vi resta che prenotare il vostro prossimo viaggio in Sicilia all’insegna del buon vino e di passeggiate incantevoli tra i vigneti panoramici di questa meravigliosa terra!